11 Uso del paracadute di soccorso nel volo in parapendio
Premessa
Oggi nessuno più ha dubbi sull’efficacia del paracadute di soccorso ed inoltre le statistiche dimostrano che i casi di apertura accidentale dello stesso sono rarissimi. Non vi sono più giustificazioni serie per non dotarsene o per non dotare gli eventuali allievi di una qualsiasi scuola di volo di questo accessorio di sicurezza. Va ricordato infatti che esso costituisce "l’ulteriore possibilità" in tutte quelle situazioni che non hanno soluzione in determinate circostanze e che comporterebbero conseguenze gravissime o fatali per il pilota e per un eventuale suo passeggero in caso di voli in biposto. Non va dimenticato quanto già chiarito sulla necessità che durante il volo in parapendio, al verificarsi di inconvenienti di volo, il pilota abbia la capacità di intervenire con tempestività, con precisione e con le corrette azioni e manovre al fine di ripristinare condizioni normali di volo. Se si procedesse ad un accertamento statistico della presenza di tali capacità su un campione di piloti di media esperienza avremmo delle sgradite sorprese, anche perché se esistono corsi SIV, pochissime sono in percentuale le persone che li frequentano, non sempre questi corsi sono tenuti con assoluto rispetto di criteri psico-pedagogici, nonostante la preparazione di chi li organizza, e non sempre hanno contenuti e tempi di svolgimento tali da consentire un approfondimento delle problematiche del volo in parapendio in configurazione inusuale ed un apprendimento perfezionato delle azioni e delle manovre che il pilota dovrebbe saper intraprendere in ogni evenienza che si potrà verificare nella pratica quotidiana. Va anche detto che oggi disponiamo di paracadute di soccorso dalle prestazioni decisamente migliorate. Un tasso di caduta inferiore ai 5 mt/sec è normale, sempre che il rapporto taglia del paracadute/peso del pilota o dei piloti sia adeguato. Anche in termini di stabilità in caduta si sono fatti notevoli passi avanti così come si sono sempre mantenuti ad un ottimo livello i tempi di apertura (sempre con riferimento alle diverse circostanze in cui quest’ultima avviene). In sintesi si può affermare che l’adozione del paracadute di soccorso, pur non essendo imposta da regolamenti e normative di legge in questo carenti, risulta essere una pratica prudenziale ineludibile, particolarmente se ci si riferisce al suo utilizzo nelle scuole e nei voli biposto e cioè laddove anche la vita di terzi può essere messa a repentaglio.
11.1 In quali casi si rende necessario utilizzare il paracadute di soccorso
Facciamo riferimento all’elenco seguente:
11.2 Gli indispensabili compromessi nella scelta delle caratteristiche di un paracadute di soccorso
E’ ovvio che le velocità all’aria alle quali può avvenire l’estrazione del paracadute di soccorso possono essere di diversa entità.
Possiamo considerare che l’estrazione avvenga:
Ovviamente le sue prestazioni saranno ottimali solo se la velocità all’aria a cui viene estratto è all’incirca quella per cui è stato progettato!!
A tutti noi interessa comunque che si apra in tempi ragionevolmente brevi, che si apra correttamente, che sia stabile in caduta e che presenti un tasso di caduta accettabile (non di molto superiore ai 5 mt/sec o meglio inferiore). Se si vuole progettare un paracadute di soccorso che si apra velocemente a bassa velocità si dovrà associarne l’uso ad un sistema di lancio meccanico o pneumatico a comando manuale, in modo tale che la sacca di lancio o pacco contenente il paracadute (che chiameremo sempre d’ora in poi POD, non per manie anglofile ma solo per brevità) venga espulso possibilmente verso il basso. Lo stesso paracadute così utilizzato ad alta velocità avrà una violentissima apertura con applicazione di accelerazioni di entità notevole alla massa del pilota. D’altro canto se si sceglie di determinare un certa gradualità nell’apertura del paracadute che si progetta, si penalizzeranno senza dubbio i tempi di apertura a bassa velocità. Quindi è chiaro che chi progetta e costruisce paracadute di soccorso deve scegliere caratteristiche che risultano essere un compromesso ottimale tra quelle realizzabili. Anche chi se ne dota, dovrebbe accuratamente valutarne le caratteristiche scegliendo in ragione anche della tipologia di volo che è uso praticare, invece di affidarsi alla pubblicità o alla pura scelta "per simpatia" verso l’una o l’altra marca o modello.
11.3 Comparazione tra i tempi di apertura
Deve essere chiaro che tale comparazione risulta possibile solo se fatta in condizioni identiche e cioè:
11.4 I tempi di apertura
Pur essendo ovvio che un tempo minimo di apertura è indispensabile caratteristica di un paracadute di soccorso, va tenuto presente che su tale tempo, ma ancor più sulla quota persa dal momento della decisione di utilizzare il paracadute di soccorso al momento della sua completa apertura, influiscono alcuni parametri molto importanti:
11.5 L’apertura del paracadute di soccorso e la discesa sino a terra
I fattori che possono influenzare positivamente o negativamente l’apertura, la discesa che ne consegue e l’arrivo a terra sono molti e tra questi, pur non potendoli citare tutti, debbono essere presi in considerazione almeno i seguenti:
Da quanto sopra si potrebbero ricavare un paio di raccomandazione quasi ovvie ma che è bene richiamare: "invece di accanirsi a risolvere situazioni complesse e per questo possibilmente disastrose, è bene decidere di ricorrere all’uso del paracadute di soccorso ed è bene che questa decisione venga presa quanto prima possibile tenuto conto delle circostanze", conseguentemente: "se anche solo si intuisce o si sospetta di dover far uso del paracadute di soccorso, rompere ogni indugio ed estrarlo prima possibile".
11.6 Principali ragioni di mancato o non corretto funzionamento del paracadute di soccorso
Nell’afferrare la maniglia:
L’estrazione del POD risulta impossibile:
L’apertura del paracadute risulta impossibile, ritardata o non regolare se:
Il paracadute di soccorso ha poca efficacia, il tasso di caduta dopo la sua apertura risulta in aumento, oppure si apre irregolarmente:
Ci si limita a ricordare che il paracadute di soccorso, in accordo con quanto sinora detto, risulta essere "L’ULTIMA RISORSA" ed un suo mancato o difettoso funzionamento ci priva della irrinunciabile opportunità di evitare conseguenze potenzialmente fatali. Ad esso ed alle procedure per il suo mantenimento, ripiegamento ed utilizzo in volo risulta indispensabile dedicare l’attenzione che si deve avere per tutto ciò che attiene strettamente alle possibilità di sopravvivenza. |