AGGIORNAMENTO TECNICO 2

2 Energia dell’atmosfera e Volo Libero


Possiamo essere certi, esaminando i dati atmosferici di questa estate mediterranea ed europea, di essere stati spettatori e vittime di un clima inusualmente caldo, praticamente "africano". Tutti sappiamo anche che ciò è il risultato dell’istallarsi sul bacino mediterraneo e su buona parte del continente europeo di una massa d’aria ad alta pressione particolarmente stazionaria, che si è dimostrata in grado di sbarrare il passo a tutti i tipi barici di natura ciclonica (masse d’aria a bassa pressione) costringendoli a ruotare sull’Europa del Nord e regalandoci così, si fa per dire, i ben noti e mal sopportati 40° all’ombra degli ultimi mesi. Con tutte le conseguenze del caso, vedasi siccità eccezionale, fiumi in secca, incendi, raccolti distrutti e chi più ne ha più ne metta. Vediamo ora il nesso tra questa situazione climatica e la pratica del parapendio e del deltaplano. Una prima considerazione si può fare ed è banale: con tante giornate di bel tempo i voli si sono moltiplicati, sia quelli effettuati dalle singole persone nella stagione sia in totale quelli effettuati da persone che, invogliate dal bel tempo, hanno messo sacca in spalla e si sono dedicate al volo Libero. Parlare di quanto più si sia volato in termini numerici è difficile, ma con riferimento al proprio ambito, ciascuno credo sarebbe in grado di confermare che questa estate si è volato senz’altro più del solito. Peccato che ciò ha comportato il verificarsi del fenomeno "più voli, più incidenti" con un aggravio non solo numerico delle statistiche negative anche a causa di molti incidenti fatali. Quello che rimane da mettere in relazione con il bel tempo meteorologico e che ha un nesso stretto con gli incidenti occorsi, non è purtroppo solo il numero dei voli effettuati ma anche qualcos’altro. Vediamo di analizzare grossolanamente alcune nozioni di cui disponiamo. Una massa d’aria ad alta pressione o tipo barico "anticiclone" ha la caratteristica di possedere una elevata dose di energia dovuta ai seguenti fattori:

 

Come vedete sono quindi molti i fattori che contribuiscono a determinare la presenza di grandi quantità di energia termica in una massa d’aria anticiclonica stazionaria e non è questa la sede per andare oltre l’elencazione, parlando di fenomeni come or ora fatto. Alla fine però rimane assodato che un clima come quello dell'estate 2003 ha fatto si che l’atmosfera sovrastante il bacino mediterraneo e buona parte del continente europeo si sia trasformata in un pericoloso accumulatore di energia termica in quantità e proporzioni eccezionali. Se ne volessimo la prova basterebbe pensare che in quelle poche occasioni in cui un flusso di aria fredda anche moderato ha pervaso gli strati alti della troposfera nei mesi passati non abbiamo avuto normali acquazzoni temporaleschi, ma veri e propri nubifragi di anomale proporzioni, con trombe d’aria, abbattimento di alberi, costruzioni ed allagamenti. Chi avrebbe potuto prevedere che anche un solo piccolo cedimento di pressione avrebbe potuto tanto se non vi fossero state eccezionali condizioni di presenza d’energia nell’atmosfera?
Veniamo ora al Volo Libero effettuato in presenza di bel tempo, ma con una quantità di energia termica eccezionale nell’atmosfera.
La minima differenza di albedo del terreno è passibile di scatenare violentissime correnti ascensionali che sicuramente non hanno uno sviluppo verticale importante (l’atmosfera in queste condizioni è tendente alla stabilità), ma che nel loro corso di attività esprimono bene il potenziale energetico di cui sopra. Esiste realisticamente la possibilità che i regimi di brezza generati da diverso riscaldamento per irraggiamento di zone adiacenti della superficie terrestre siano di intensità massima e che le correnti di pendio da essi indotti siano molto violente. Nelle prime ore della giornata, sui pendii ove l’attività termica non è ancora organizzata le bolle d’aria calda che si staccano lo fanno con molta energia e quindi violenza. Insomma non è difficile pensare che in una pentola caldissima e ripiena di energia tutto ciò che avviene avvenga esprimendo tutto il potenziale energetico presente. Volendo ricavarne alcune considerazioni prudenziali adatte ad essere trasformate in consulenze e raccomandazioni per i meno smaliziati volatori di para e di delta possiamo sintetizzare le considerazioni di cui sopra come segue:

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